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Attenzione3
Questa è una Fan Fiction!!!
I fatti sotto riportati sono frutto della fantasia di un utente


Paperinik3

La pioggia batteva incessante in quella buia notte Paperopolese, e nell'oscurità due sagome andavano muovendosi.

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Ferito e barcollante Paperino stava tornando a casa, facendo attenzione a non farsi scorgere da nessuno: vedere l'eroe della città in quelle condizioni non sarebbe stata una bella cosa.

Arrancando riuscì a rientrare nel suo rifugio, e una volta gettato via ciò che rimaneva della maschera ed essersi tolto il costume aprì l'armadietto delle medicine e cominciò a medicarsi:

Per prima cosa disinfetto la ferita, poi si applicò un emostatico e si fasciò la testa. In seguito avrebbe fatto un controllo alle ossa, ma in quel momento era meglio andare a dormire!

Ma una volta risalito per il prodigioso armadio-ascensore il povero Paperino si ritrovò a fare i conti con l'ennesimo imprevisto di quella malaugurata serata.

TUMPF!!!

Era inciampato in un abito lasciato per terra, ed il tonfo aveva provocato un gran fracasso.

"Zio, cos'è successo?"- chiesero in coro tre vocine.

"Nulla, sono caduto dal letto"- Ci mancavano solo loro.

"Stai bene?"

"Sì, non vi preoccupate!"- non dovevano vederlo, non ancora, in fondo quante persone cadono dal letto con la testa già fasciata?

Dopo tanti tentativi di farli ragionare (il giorno dopo c'era scuola) e minaccie di tirar fuori il battipanni, riuscì a liberarsi dei nipotini.

"Meglio andare a nanna!"- disse tra sè e sè "domani mi devo svegliare all'alba per andare a lavorare dal mio amorevole Zio..."

"Com'è bella la vita del supereroe"- disse amaramente.

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Dall'altro lato della città LUI stava entrando in un grattacielo.

Nessuno conosceva nulla di quell'uomo in impermeabile nero, tranne che si faceva chiamare The Eye, e che era una delle migliori...LA migliore spia in circolazione.

Nessuna informazione, nessun dettaglio, neanche il più insignificante poteva sfuggirgli. Se si disponeva di abbastanza soldi e si voleva sapere qualcosa The Eye era la scelta giusta.

Salì con l'ascensore fino all'ultimo piano, l'ufficio del direttore.

"Complimenti per l'abbigliamento, non si direbbe mai che tu sia un cattivo ragazzo!"- Disse la donna in con i capelli corti in elegante Tailleur, commentando gli abiti neri della spia.

"Non sono qui per prendere lezioni di moda!"- disse la spia con la sua voce decisa, "Sono qui per ricevere il mio compenso!"

"Dunque suppongo..."

"Supponi bene!"- disse tirando fuori un telefono e cominciando a trafficare con i menù.

Alla fine mostrò trionfante una foto.

"Ecco il vostro papero!".

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