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"Eccomi qui sul tetto di un treno lanciato a duecentocinquanta chilometri all'ora in balia di un computer impazzito. Quando temevo che sarebbe stato un viaggio noioso, forse ero un po' pessimista."
Topolino

Black Mask è un episodio della serie Mickey Mouse Mystery Magazine, scritto da Tito Faraci, disegnato da Corrado Mastrantuono e apparso nel luglio del 2000 sul numero 7 della rivista omonima.

Trama[]

Nel prologo, vediamo un misterioso killer chiamato la Sfinge, di cui non si vede il volto, comprare da un armaiolo, il signor Carter, una pistola in grado di sparare anche proiettili esplosivi; si intuisce che il sicario, una volta acquistata l'arma, se ne serve per eliminare il pericoloso testimone.[1] Scopriamo poi chi è il bersaglio della Sfinge: Topolino.

Intanto, l'investigatore trova casualmente sulla scrivania di Jan Clayton una lettera, con cui il giudice Raven lo autorizzava a lasciare Anderville e che l'ispettore gli teneva nascosta da tre settimane. La scorrettezza indigna non solo Topolino, ma anche Patty Ballestreros, che dà le dimissioni dalla polizia.

Per tornare in patria, Topolino accetta l'incarico di responsabile della sicurezza durante il viaggio inaugurale del Black Mask, un avveniristico treno che collega Anderville con Topolinia, costruito dalle industrie di Leopold Millighan. Il personale della Millitransit (Jeremy Frost, l'ingegnere progettista Ernest Rubin, il tecnico informatico Nathan Groove e il medico di bordo, dottoressa Lorrain) mostra a Topolino le meraviglie del treno, dal meccanismo che consente di vedere sul finestrino un film, anzichè il panorama, fino a Fred, un computer dotato di parola che gestisce tutte le funzioni del convoglio.

La sera stessa, Topolino, mentre sta dormicchiando nel suo ufficio, scampa fortunosamente a un primo attentato della Sfinge. Di lì a poco, Fred sembra volersi ribellare : il treno è isolato dal resto del mondo, i servizi a bordo impazziscono, mentre Topolino, Frost, Rubin, Groove e la Lorrain sono bloccati nella cabina di guida. Topolino tenta di salire sul tetto del treno per disattivare il computer, ma lì sfugge di misura ad un secondo attentato della Sfinge. E' chiaro che il misterioso sicario non può che essere una delle quattro persone che erano nella cabina.

Intanto, ad Anderville, Jan Clayton, insospettito per aver visto alla stazione un pericoloso criminale, Bubba Gerrold, sorvegliare l'imbarco di Topolino, conduce una sua inchiesta, aiutato per l'ultima volta da Patty. Dopo che Clayton lo ha salvato da un attentato da parte del suo mandante, Gerrold confessa di aver ingaggiato la Sfinge, lui stesso ignorando per conto di chi, e rivela anche l'identà di copertura del misterioso sicario. I due poliziotti si recano nella villa di Millighan, già furioso per i problemi che si stanno verificando sul suo treno; il milardario, dopo qualche difficoltà, accetta di aiutare la polizia ad informare Topolino.

Sul Black Mask, Topolino riesce a riportare Fred alla ragione; il computer rivela che all'origine dei suoi problemi c'è un virus iniettatogli da Groove. L'informatico ammette di aver sabotato il viaggio per conto di una società rivale, ma nega di essere lui il sicario. In quel momento, sugli schermi dei finestrini (l'unico servizio del treno ancora controllato dall'esterno) appare l'immagine di Patty, che dice a Topolino di guardarsi dalla dottoressa Lorraine: è lei la Sfinge. La donna-killer, toltasi il mascheramento, tenta per la terza volta di portare a termine la sua missione, ma Fred, con una brusca frenata, fa sì che lei cada e Topolino possa disarmarla.

Tornato ad Anderville insieme al Black Mask, Topolino decide di trattenersi nella metropoli per scoprire chi sia il misterioso mandante della Sfinge. Al suo fianco, da ora in poi, ci sarà Patty Ballestreros, come socia dell'agenzia.

Analisi[]

Black Mask segna una svolta nella serie: a partire da adesso, le storie saranno autoconclusive, e tenderanno a basarsi sempre più sull'azione e sulla suspence, sacrificando però le suggestive atmosfere noir dei primi numeri. Già in questo numero si può notare come lo sceneggiatore Faraci cerchi ispirazione in altri generi come la fantascienza (il computer impazzito Fred ricorda l'HAL-9001 di 2001 odissea nello spazio) e la detective story alla Agata Christie (soprattutto Assassinio sull'Orient Express).

Alla fine della storia, Topolino dichiara di non voler lasciare Anderville prima di aver scoperto il misterioso mandante della Sfinge. In effetti, dopo otto mesi tornerà a Topolinia senza avere scoperto nulla riguardo all'identità del suo misterioso nemico: uno dei tanti criminali a cui ha pestato i piedi o un nuovo, insospettabile antagonista, che gli autori, a causa della brusca chiusura della testata, non hanno poi avuto il tempo di utilizzare? Altro punto non del tutto chiaro è perchè Millighan abbia salvato la vita al protagonista: la spiegazione più semplice è che, dopo le velate minacce di Clayton, abbia voluto evitare guai con la polizia e cattiva pubblicità; è anche possibile che avesse intenzione di servirsi di Topolino contro una Gloria Gump divenuta troppo pericolosa e potente.

Pubblicazioni italiane[]

Note[]

  1. Vediamo la Sfinge armare l'arma e, nella vignetta successiva, lasciare la casa di Carter con una pistola che l'uomo aveva detto di non voler vendere a nessun costo. La scena, per quanto ellittica e allusiva, è tuttavia importante, perchè rappresenta l'unico caso nella serie, e uno dei pochissimi in tutto l'universo disneyano, di omicidio non solo tentato ma effettivamente realizzato.


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